Madre Maria Pilar Izquierdo nacque il 27 luglio 1906 nel popolare quartiere della Maddalena a Saragozza (Spagna) in una famiglia umile e cristiana. Suo padre, il signor Mariano, lavorava a giornata in un forno; sua madre, la signora Paola, contribuiva al sostentamento della famiglia come persona di servizio.
Mentre la mamma andava a lavorare, Maria Pilar badava ai suoi fratelli più piccoli, ed è per questo che non poté andare a scuola come tutte le altre bambine della sua stessa età: fu così che non imparò né a leggere, né a scrivere.
Fin da piccola risplendeva in lei una carità ammirevole e un amore alla sofferenza poco comuni, frutto, ambedue le cose, dell’unione amorosa e intensa con Dio attraverso la preghiera. Visitava assiduamente Gesù Eucaristia nella Basilica del Pilar e nella sua parrocchia di appartenenza.
Durante la sua adolescenza sperimentò sulla propria pelle il duro lavoro come operaia in una fabbrica di calzature, diventando per tutti esempio ammirevole di laboriosità, semplicità, bontà e dolce sorriso.
Una caduta dal tram con frattura del bacino e, tre anni più tardi, una grave malattia originata da molteplici cisti diffuse in tutto il corpo (testa, polmoni e addome), con paralisi totale e cecità assoluta, furono causa di una via dolorosa durata ben dodici anni tra gli ospedali di Saragozza e a casa sua, una povera soffitta della Via Cerdàn, 24.
Maria Pilar vittima dell’olocausto del suo corpo attraverso la sofferenza e con dei doni soprannaturali nella conoscenza di Dio e delle anime, fu ammirazione, attrazione, maestra, guida e faro luminoso per migliaia di persone che trovarono in lei la pace e il conforto. Tutti questi figli spirituali, uniti a Maria Pilar tramite la preghiera e la sofferenza, formeranno il cosiddetto “rebañico de Jesús”, “il gregge di Gesù”.
Già da molto piccola parlava di una Opera che sarebbe dovuta sorgere nella Chiesa per “riprodurre la vita attiva di Gesù sulla terra mediante le opere di misericordia”. Questo era il carisma per il quale il Signore l’aveva destinata.
Come appartenente all’associazione: “Maria de los Sagrarios” godeva del privilegio di avere la Santa Messa a casa e, il giorno 8 dicembre 1939, solennità dell’Immacolata Concezione, nel ricevere la S. Comunione, si aprirono i suoi occhi bellissimi e pieni di luce, recuperò il movimento, scomparirono le cisti dalla testa e fiorì la sua carne nuova, tutto questo di un modo prodigioso e inspiegabile. Alzandosi dal suo letto di sofferenza, si mettono in movimento lei e la Opera di Gesù.
Il 15 dicembre 1939 con un numeroso gruppo di giovani, parte alla volta di Madrid dove nel vescovado avevano già autorizzato la Fondazione dell’Opera. Si sistemarono nei sobborghi di Vallecas, Tetuàn e Puente Toledo. La Madre colpisce tutti con la sua squisita carità verso i bambini, i poveri e gli ammalati che lei soccorreva presso le loro case giorno e notte.
Presto però dovevano nascere le prime opposizioni, le calunnie, gli ostacoli, l’abbandono e le incomprensioni da parte degli uomini che provocarono in Maria Pilar una intensa sofferenza interiore, vedendo la sua Opera compromessa. Con il perdono sulle labbra e nel cuore, abbraccia gioiosa la croce e preannuncia che l’Opera di Gesù tornerà di nuovo a risorgere dopo due anni dalla sua morte.
Dio la chiamò a sé il 27 agosto a San Sebastiano a soli 39 anni di età. Diceva:”Mi dispiace tanto lasciarvi perché vi amo molto, ma dal cielo vi sarò più utile. Sarò presso di voi per stare sempre con quelli che soffrono, con i poveri, gli ammalati”.
Le parole della Madre si sono compiute fedelmente e l’Opera Missionaria di Gesù e Maria tornò a risorgere a Logroño nel 1947, con tutte le approvazioni ecclesiastiche. Attualmente è presente con molte case in diversi punti della Spagna, Colombia, Venezuela, Ecuador, Mexico, Mozambico, Indonesia e con una casa a Roma.
Il giorno 4 novembre 2001 sarà proclamata Beata da sua Santità Giovanni Paolo II.
A tutti quelli che ricevono grazie e favori per l’intercessione di Madre Maria Pilar, a tutti quelli che hanno collaborato con le loro sofferenze, preghiere e offerte e a quanti ci accompagneranno nella gioia di questo giorno della sua Beatificazione, il nostro più sentito ringraziamento.
ITER DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE